Della Kre parlano tutti bene. Quelli che la conoscono dicono che è brava, professionale, determinata. I più audaci si spingono a dire che è anche una bella donna, tanto che è presente nella shopping list di tutti i migliori stalker italiani ed esteri. Ma è dal punto di vista professionale che si notano i consensi più forti e più unanimi. “È una grande autrice” “Un’ottima sceneggiatrice” “Probabilmente anche una bravissima regista” dicono tutti. Ma tutti veramente? Può essere che tutti tutti tutti ne parlino bene? Non c’è nessuno che non la apprezzi? Nessuno che non la critichi? Beh, ad essere sinceri qualcuno che l’ha criticata c’è stato, ma se anche voleste parlargli non sarebbe facile trovarli. Alcuni si trovano all’interno dei piloni della Salerno-Reggio Calabria, altri sono sepolti con De Pedis nella chiesa di Sant’Apollinare ed altri ancora, i più fortunati, si sono trasferiti sul monte Athos a fare i monaci. Spero che questo non vi faccia pensare che la Kre sia in qualche modo intollerante alle critiche o vendicativa nei confronti di chi gliene fa. Io non lo penso, non l’ho detto e non lo dirò mai, almeno finché sul monte Athos non faranno entrare anche le donne.
Ho conosciuto Alessandra la sera della premiere di “Come un padre” e abbiamo lavorato anche in “L’età giusta”. Alessandra è una talentuosa artista e profonda conoscitrice del cinema e della commedia. Una delle persone migliori e autentiche che abbia mai conosciuto.
Con Alessandra abbiamo scritto insieme una commedia. Attenta ai dettagli, creativa e puntigliosa, spazia dal drammatico alla commedia, con immensa bravura. Inoltre, dettaglio fondamentale, dal punto di vista umano e professionale e’ assolutamente corretta. In un ambiente spesso frequentato da persone disoneste, ritrovarsi a lavorare con lei e’ una fortuna doppia per talento e onestà.
Alessandra: donna straordinaria, tutta d’un pezzo, con uno stile inconfondibile. Tutto suo. Una penna coraggiosa, irriverente, autoironica, romantica, malinconica. Eclettica quanto basta, con un amore incondizionato verso la Commedia all’italiana. Una partner in crime come non ne esistono da nessuna parte. Scrivere con lei è una scoperta continua e un grande privilegio per me
A cercarla non si trova una come Alessandra. La puoi solo incontrare se sei fortunato. Molto fortunato. Come me. Sa fare molte cose e molto bene perché la sua determinazione ha sposato la sua passione ed hanno avuto due figli: allegria e ironia. Alessandra è una famiglia molto unita che sa pensare, ideare e costruire ogni cosa che abbia a che fare con la scrittura. Abbiamo lavorato insieme ed ho avuto da lei molto di più di quello che le sono riuscito a dare. Perché lo vedi subito che sotto il colore cangiante dei suoi lunghi capelli c’è un cuore che batte, un cervello che crea, un’anima che brilla.
Alessandra scrive le emozioni con la penna e trasforma quello che sogna ad occhi chiusi in una storia adatta al grande pubblico. Con lei i piccoli particolari del quotidiano diventano arte.
Chi è la Kre? Beh è difficile rispondere con una parola sola, perché la Kre è tante cose... È un misto, un cocktail, un frullato de robba, è un’incosciente, una regazzina, una dritta e una fregnona, una milionaria pure se nun c’ha ‘na lira e una che nun c’ha ‘na lira pure se è milionaria… Una fanatica, una credulona, è una che passa sopra a tutto e sotto a tutto, è una che ‘mpiccia, traffica, imbroglia, mòre, azzarda, spera, rimòre e tutto per poter dire: Ho scritto! Ho recitato! E ho vinto! E adesso v’ho fregato a tutti e mo’ beccateve questa… tiè! Ecco chi è la Kre.
Il sodalizio con Alessandra nasce da giovanissimi, muovendo insieme i primi passi nei teatri off romani e prosegue condividendo, negli anni, la passione per il cinema italiano, di cui la Kre è una grande conoscitrice. Capisce al volo ciò che penso registicamente e lo mette nero su bianco con rapidità, precisione e talento, anche nello scrivere i dialoghi, veri, naturali e mai scontati. Un sodalizio solido che prosegue da anni e, spero, andrà avanti per tanti anni ancora.
“Io so’ sicura che nun sei arivato, ancora
da San Pietro in ginocchione,
a mezza strada te sarai fermato
a guarda’ ‘sta fiumana de persone.” *
Che te salutano cor còre in mano,
commosse, manco fossi un genitore
‘no zio, un fratello, un nonno, non è strano?
L’hai accomunate tutte co’ l’amore
Ché questo è amore vero, è riverenza
ricordo, pé ‘ste menti un poco opache
e de ‘sti tempi non è ‘na scemenza
è proprio ‘no scherzetto da Mandrake!
Starai dicenno: ma che state a fa’
è ‘a festa mia, ch’è tutto ‘sto dolore?
Nun ve pare, che tocca festeggia’?
Ao, ne faccio ottanta, mica storie!
Er fatto è che quest’anno, caro còre
oggi c’ha fatto er peggio dei dispetti
ché tu non sei sortanto un granne attore
tu sei di più, tu sei Gigi Proietti.
*l’incipit della poesia, quello tra virgolette, è lo stesso che fu recitato al funerale di Alberto Sordi proprio da Gigi Proietti.
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Alessandra Kre è nata a Roma, attrice, sceneggiatrice, drammaturga e storica del cinema italiano. In tenera età capisce che la vita reale spesso non è come la desideriamo, che il suo personaggio è monocorde e che la sua storia non è abbastanza avvincente, e così scrive un’altra vita, un altro personaggio e un’altra storia; ma siccome Alessandra è atavicamente affamata di emozioni (scrivere “megalomane” sul proprio sito personale pare brutto), un’altra vita sola non la soddisfa: perciò, decide di cominciare a scrivere tante vite, tanti personaggi, tante storie.
Nel 2014 una di queste vince il primo premio della sua carriera, un “Hello Series Award” che Ivan Cotroneo le consegna alla Casa del Cinema di Roma , per la sceneggiatura della webserie “them” .
Dal 2018 porta a teatro “Donne de Roma”, di cui (oltre a interpretarlo) scrive la drammaturgia. Lo spettacolo viene premiato come “Miglior drammaturgia 2018” da Pocket Art in Rome.
Dal 2018 al 2020 scrive altre serie per il web e la tv , cortometraggi e altri spettacoli teatrali, spesso a tre o quattro mani (con gli amici Alessio Di Cosimo, Beppe Braida, Stefano Sarcinelli, Massimiliano Franco) ma nessuno di questi vede la luce; è per questo motivo che Alessandra decide, allora, alla fine del 2020, di appendere la penna al chiodo e di dedicarsi al doppiaggio , sostenendo una serie di provini che, nel settembre dello stesso anno, la fanno arrivare tra i 30 finalisti (su 1500 candidati) del “Dubbing rejuvenation” di Claudio Sorrentino .
Agli inizi del 2021, non potendone fare a meno (forse la caratteristica più sostanziale della sua esistenza), riprende la penna in mano e a dicembre fa il suo esordio letterario col “Vademecum per sprovvedute in amore” , illustrazioni di Andy Ventura, prefazione a cura di Giancarlo Magalli . È il 2022, quando scrive il soggetto e la sceneggiatura del docufilm “Come un padre” (per la regia di Alessio Di Cosimo, disponibile dal 2 novembre 2022 su Prime Video ) e il 2023 quando revisiona la sceneggiatura del film “L’età giusta” (ancora una volta per la regia di Alessio Di Cosimo, disponibile dal 24 dicembre 2023 su Paramount+ ).
Nel febbraio del 2022 vince il bando del Ministero della Cultura per la concessione dei contributi selettivi per la “Scrittura”, con il lungometraggio “La guerra di Elena” (fu “Elena la matta”).
Nel luglio del 2022 lo script del medesimo lungometraggio vince il bando per la “Produzione”, e comincia la sua scalata verso il grande schermo.
Attualmente Alessandra si divide tra il lavoro di sceneggiatrice e drammaturga e quello di attrice e doppiatrice, e tra le varie produzioni che si contendono alcuni suoi progetti, che si augura di vedere presto sul grande (o piccolo) schermo.
Attualmente, Alessandra, malcelando la megalomania di cui sopra, si diverte anche a scrivere le sue biografie in terza persona.